Tuesday, March 31, 2009

College Update

Here are my top four schools:

4. Massachusetts Institute of Technology
WAITLISTED







3. Princeton University
WAITLISTED







2. Harvard University
WAITLISTED







1. Yale University
ACCEPTED








P.S. I also got waitlisted at Cornell, but I got accepted at Brown, UPenn, and Dartmouth.


Friday, February 6, 2009

Italian homework

Watch out for the culture project next week!

Culture Project Due Dates

Sources---------------Monday November 17
Detailed explanation--Friday December 19
Parent Note-----------Friday January 9
Final Project---------Week of February 9
Culture Fair----------Thursday March 5

Second Semester:
January 28: Petrarca--pg. 50 & 52
February 4: finish Boccaccio
February 5: No quiz
February 6: Gothic art
February 9: gothic art

Wednesday, February 4, 2009

On Heroes

Yesterday I watched the new Heroes episode, so I would like to briefly share my feelings on the episode. First of all, Nathan Petrelli--this guy has gone from a jerk to a villain, even more so than Sylar, whom we have seen to be a potentially redeemable character in one of the alternate futures. I thought it was interesting when Peter again fell for the "Come give me a hug" line. To be honest, I got a little bored about halfway through, and I watched 24, but I enjoyed the second half, with Sylar overpowering his ambushers and the heroes taking over the plane. I have always felt that the show is at its best with Sylar as a villain, so I am wondering how the writers will deal with this situation that would appear to pit both Sylar and the heroes against a common enemy.

Friday, January 2, 2009

Italian Midterm Outline

I. Oral (10 pts.)
  • Dictation
II. History Fill-ins (13 pts.)
  • 26 fill-ins from the book on factual history
III. Art Fill-ins (7 pts.)
  • 14 fill-ins on the history of Italian art
IV. Matching (10 pts.)
  • author and title of work
V.  Identifications (10 pts.)
  • identify author, given 4-5 lines
VI. Art Essay (25 pts.)
  • Italian Romanesque art
VII. History Essay (25 pts.)
  • History of Rome from the fall (A.D. 476)  to 1300

Splitting up the Italian Study Guide

Here is a possible division of work for the study guide:

Person A:  Chapter 1, Chapter 6, Jacapone da Todi

Person B:  Chapter 3, arte romana, Marco Polo

Person C:  Chapter 2, arte dei primi anni del Medioevo, Dante Alighieri

Person D:  Chapter 4, Chapter 7

Person E:  Chapter 5, arte paleocristiana, arte romanica

Wednesday, December 31, 2008

Part II: History Fill-ins (13 pts.)

  • 26 fill-ins from Piccola Sotria di Roma on factual history

Chapter 1 fill-ins

1.  L’ultimo re,                               , detto il Superbo, che a sua volta s’impadronì del potere uccidendo il suo predeccessore...

2.  Il conflitto durò più di un secolo, a partire dalla leggendaria secessione della plebe sull’                           .

3.  Ne derivò una serie di guerre, alla fine delle quali Roma fu padrona di tutto il                              .

4.  Addirittura sarebbe stata presa in cosiderazione l’oportunità di trasferire Roma nel territorio di               

5.  Così dopo la metà del IV secolo a.C. venne costruito il porto di Ostia, collegato con quello fluviale del Foro Boario, e poco dopo fu tracciata la prima grande strada consolare: l’                 ...

6.  Intanto andava acquistando un’importanza sempre maggiore una nuova classe di cittadini, quella degli                             , un tempo cavalieri nell’esercito, ora banchieri...

7.                          , tribuno della plebe nel 133 a.C., fece approvare una legge per ridistribuire in piccoli lotti ampie porzioni dell’ager publicus occupate da senatori. 

8.                          , tornato dall’Asia, celebrò un trionfo senza precedenti, ma non ebbe dal Senato l’accoglienza sperata.  

9.  Rimasto unico padrone del potere,                                 si fece attribuire il titolo di dittatore a vita. 


Answers

1. Tarquinio II  2. Aventino  3. Lazio  4. Veio  5. Appia  6. equites  7. Tiberio Gracco  8. Pompeo  9. Cesare


Ch. 2 Fill-ins

(1) Alla morte di Cesare parve che suo successore dovesse essere __________, che in effetti nei giorni immediatamente seguente le Idi di Marzo seppe mantenere sotto controllo la difficile situazione ...

(2) Ma il testamento nominava erede di Cesare e suo figlio adottivo un suo pronipote diciottenne, __________ ...

(3) ... il governo dell’Oriente restò a __________, quello dell’Occidente a __________ ...

(4) Nel 27 a.C. si fece [Ottaviano] inoltre proclamare «__________», titolo che conferiva al suo governo una connotazione sacrale.

(5) ... e furono istituiti/e __________, guardie scelte del principe ...

(6) Avrebbe voluto un membro della sua famiglia, ma tutti e tre i nipoti che consecutivamente nominò eredi, Claudio marcello prima, Gaio e Lucio Cesare poi, gli premorirono, cosicchè la scelta cadde sul figlio di primo letto di sua moglie Livia: __________ ...

(7) Tiberio non nominò il suo successore, ma stabilì eredi in parti ugali il proprio nipote __________ e il figlio di Germanico, __________, lasciando che fosse il Senato a scegliere fra loro.

(8) Nel 41 una congiura di pretoriani eliminò Caligola insiema alla sua famigla. Divenne allora imperatore un fratello di Germanico, __________.

(9) Morto Claudio nel 54, essendo [Domizio] Nerone ancora una ragazzo, il potere fu inizialmente amministrato da __________, coadiuvata dal prefetto del pretorio Burro e dal precettore dell’imperatore, il filosofo Seneca.

(10) Degli affari generali dell’impero Nerone si disinterressò; innamorato della cultura greca, favorì __________ fra tutte le province ...

(11) Certamente Nerone ne approfittò per dare inizio alla costruzione della sua gigantesca villa, __________ ...

(12) Sui tre generali rivali finì con il prevalere un quarto, che aveva comandato la repressione della ribellione della Giudea: __________, proveniente da una famiglia sabina di rango equestre.

(13) Nei due anni del suo regno Tito, figlio di Vespasiano, proseguì la politica di moderazione del padre. Ben diverso fu invece suo fratello __________ (81-96), che accentuò il carattere assolutistico del governo ...

(14) La superba opera edilizia di Traiano fu proseguita dal suo successore, __________, cui si devono due degli edifici più famosi della Roma antica: il Pantheon ...

(15) Dopo di [Pio] regnò __________, che nei primi anni ebbe associato al governo Lucio Vero ... [e] dovette tuttavia riprendere la guerra [contro i Parti e le popolazioni germaniche]

(16) Il periodo aureo degli Antonini si chiuse con il successore di Marco Aurelio, suo figlio __________.

(17) Morendo, nel 211 durante una spedizione in Britannia, __________ lasciò i’impero ai suoi due figli, Geta e Caracalla, ma la concordia fra i due esisteva solo nelle leggende delle monete da loro coniate e l’anno seguente __________ fece uccidere il fratello.

(18) Tuttavia l’esercito giudicò troppo debole l’azione di Alessandro Severo, e lo depose, proclamando imperatore __________, che nei tre anni del suo regno non si recò neanche nell’Urbe, ritenendo che fosse oiù importante rimanere combattere i Germani.

(19) Nel 270 gli Alamanni scesero in Italia ... Si iniziò così la costruzione delle mura __________ ...

(20) Alla grande crisi del III secolo pose fine il regno di __________ ... generale di origine dalmata

Answers

(1) Marco Antonio (2) Gaio Ottavio (3) Antonio, Ottaviano (4) Augusto (5) le coorte pretorie (6) Tiberio Claudio Nerone (7) Lucio Gemello, Caio Cesare (8) Tiberio Claudio (9) Agrippina (10) Grecia (11) la Domus Aurea (12) Tito Flavio Vespasiano (13) Domiziano (14) Elio Adriano (15) Marco Aurelio (16) Commodo (17) Settimio Severo (18) Massimino (19) Aureliane (20) Diocleziano


Chapter 3 fill-ins

1.  Ma il racconto più noto su Pietro a Roma è quello del                                   .

2.  Nell narrare l’episodio                                 , che pure è assai severo con il Cristianesimo, definito <>, non può astenersi dal riferire della pietà suscitata dall’atroce fine di tanti innocenti.

3.  Dopo un nuovo periodo di distensione, coincidente con il regno di Nerva, provvedimenti anticristiani furono adottati da                         .

4.  Il nome <<                          >> in antico si referiva al solo cimitero di San Sebastiano sulla via Appi, e non ne è stato chiarito con certezza il significato.

5.  Alla morte di Zefirino ne divenne il suo succesore [Callisto], ma il suo papato (217-222) fu travagliato dalle gravi accuse mossegli dal presbitero              , che ne aveva contestato l’elezione e si era costituito antipapa.

6.  Dopo un altro quarantennio di pace venne l’ultima grande persecuzione, voluta da                             .

 

 

Answers

1. Quo vadis?  2. Tacito  3. Traiano  4. catacomba  5. Ippolito  6. Diocleziano



Chapter 4 fill-ins

1.  Nel 312                               , attraversata l’Italia in una rapidissima campagna, affrontò Massenzio in battaglia, sconfiggendolo alle porte di Roma presso il ponte Milvio.

2.  Trasferì la sua corte a                                    per fondare lì una nuova capitale cristiana, alla quale diede il suo nome.

3.  Il personaggio più rappresentativo di questo nuovo orientamento fu il papa                             (366-384), che ebbbe come principale obiettivo l’affermazione della supremazia della sede apostolica romana contro le pretese orientali sostenute dagli imperatori.

4.  Ma intanto l’impero romano, definitivamente diviso da                                   in due parti, cadeva in rovina, sotto i colpi delle invasioni barbariche.

5.  Nel 455, si ebbe una nuova invasione, quella dei Vandali guidati da                           .

6.  Con Odoacre il Senato instaurò buoni rapport, e buone furono anche le relazione con Teodorico, il re degli Ostrogoti inviato da Costantinopoli contro Odoacre e sostituitosi a questo come <<                                  >>.

7.  Se Roma sopravvisse, lo si deve all’azione di uno dei suoi papi più grandi,                             (590-604).

 

 

Answers

1. Costantino  2. Bisanzio  3. Damaso  4. Teodosio  5. Genserico  6. re d’Italia  7. Gregorio I



Ch. 5 Fillins

• Il numero di quelli che visitavano Roma era enormamente cresciuto dopo che grazie all’azione missionaria di papa ______ avevano fatto grandi progressi la cristianizzazione dell’Europa e la conversione al cattolicesimo delle popolazioni ariane.

• Molti pellegrini, giunti a Roma, decidevano di restarvi per lunghi periodi o per sempre: si insediavano nei pressi della basilica di San Pietro e passavano il loro tempo «_____, _____ e _____ ______… per essere più facilmente accolti in Paradiso», come narra la vita di uno di loro, il principe ____, proveniente dall’Anglia orientale.

• Il flusso dei pellegrini aumentò ancora dopo il 640, quando, essendo caduta _________ nelle mani degli Arabi, Roma rimase l’unica città santa del Cristianesimo che fosse possibile visitare.

• Nel VII secolo, infatti, Roma formalmente era ancora dominio ______: l’imperatore e il suo vicerè, l’esarca di Ravenna, ne erano i sovrani, anche se lontani e inefficaci, e l’elezione del papa doveva essere sancita dalla convalida imperiale.

• I rapporti fra imperatori e papi conobbero nel corso del secolo fasi alterne: a volte furono molto tesi, come quando l’imperatore ______, per piegare la resistenza papale alla dottrina monotelita (secondo la quale Cristo avrebbe avuto due nature e una sola volontà) sostenuta dal patrirca di Costantinopoli, fece arrestare il papa Martino, o quando, sempre per motive dottrinali, _______ ordinò l’arresto del papa Sergio, impedito poi dall’intervento della milizia ravennate.

• Gli eventi del Mediterraneo ebbero anche gravi consequenze _______: dall’Africa settentrionale on giungeva più il grano, le rotte maritime e le coste erano minacciate.

• A tal fine Zaccaria diede avvio a una riforma, poi ripresa dai suoi successori, e istituì le ______, aziende agricole difese da castelli e dirette da funzionari papali, destinate all’approvvigionamento del papato, del clero, delle chiese e degli istituti assistenziali.

• Il papto trionfava, ma in città il nuovo ruolo dei _____i non era accolto con favore unanime: vi erano ancora nostalgici rappresentanti del partito bizantino, mentre altri avrebbero preferito rapporti di alleanza con i _______.

• Adriano invocò l’aiuto del re dei Franchi e il figlio di Pipino, _____, scese in Italia, assediò Pavia e vinse definitivamente i Longobardi, annettendosi il loro regno.

• Adriano I tentò di risollevare Roma dalla sua grave crisi: sviluppò il sistema delle ______, riprese la distribuzinone di ____, fondò nuove ____ per assister poveri e pellegrini e fece riparare gli _____, molti dei quali erano andati in rovina o per le vicende belliche o per incuria.

• Roma tornava così a essere ______ di un impero, e con un vasto programma edilizio ______ e i suoi successori, Stefano IV e Pasquale I, si proposero di esprimerne la rinata grandezza. 

• Ma la rapida decadenza dei carolingi rese inefficace questa riforma, e per alcuni decenni il clero e i capi laici romani elessero papi scelti fra le grandi famiglie locali, concordi nel difendere l’independenza di Roma e della Chiesa.

• Per proteggere San Pietro e l’affollato quartiere che gli era sorto intorno fu eretta una _____ _____, che partiva da Castel Sant’Angelo e comprendeva quarantasei torri fortificate e Quattro porte: la zona racchiusa dentro dii essa prese il nome di Città _____.

• All’inizio del X secolo la crisi dell’impero e il venir meno dell’influenza dei duchi di ______ consentirono al potente capo dell’amministrazione pontificia e della milizie, il nobile Teofilatto, di esercitare per un decennio un potere quasi incontrastato su Roma.

• La Chiesa, liberate dale cure temporali, sembrò risollevari dal baratro morale in cui era caduta e _______ contribuì a retaurare il buon costume ecclesiastico, promuovendo la diffusione del _______ cluniacense.


Ch. 5 Answers
-Gregorio; -pregando, digiunando, fecero elemosine; -Offa; -Gerusalemme; -bizantino; -Costante II, Giustiniano II; -economiche; -domus cultae; -Franchi, Longobardi; -Carlo; -viveri, diaconie, acquedotti; -capitale, Leone III; -(Ma la rapida... doesn't have a blank, I missed that one.); -cinta muraria, Leonina; -Spoleto; -Alberico, monachesimo.


Chapter 6 fill-ins

1. Ottaviano, che assunse il nome di                               (fu il primo a mutare nome salendo sul trono pontifico) riunì... potere temporale e potere spirituale.                 

2.  Fra le famiglie romane che si misero a capo della rivolta si distinsero i Crescenzi, uno di loro,                                      detto il Nomentano, ...riuscì a impadronirsi del governo cittadino.          

3.  Una rinnovata immagine di Roma caput mundi fu proposta all’inizio del secolo XI da                                   .  

4.  Attraverso due papi, Benedetto VIII e Giovanni XIX, i conti di                                  mantennero il controllo di Roma...           

5.  Fu con l’aiuto dei                              che nel 1063 il papa Alessandro II potè prevalere... sull’antipapa Cadalo.                    

6.  Due anni dopo arrivò la rottura definitiva con Enrico IV: questi fece dichiarare da un sinodo di vescovi tedeschi la deposizione di                           , che lo scomunicò.      

7.  Papa                       , il promotore della prima crociata, eletto nel 1088, non potè entrare in Rom per sei anni.                      

8.  Neanche il concordato di                              ... restituì a Roma la pace.       

9.  I rivoltosi si impadronirono del Campidoglio, proclamarono la Repubblica, elessero un Senato... e affidarono la guida del governo a un <<                       >>.      

10.  Finalmente nel 1188 un papa romano,                                , riusciì a porre fine al conflitto: riconobbe al Comune il diritto ... di nominare i senatori.         

11.  Tre anni più tardi il Senato fu sostituito da un senatore unico, e il primo a rivestire questa carica fu                            , di famiglia popolare.        

12.  Lo Stato Pontificio era ormai una solida struttura, organizzata secondo il modello                            .                      

13.  Di qua dal Tevere i dodici              , che ormai differivano del tutto sia nel nome sia nei confini dalle antiche regioni da cui tradizionalmente derivavano, costituivano il vero e proprio Comune di Roma.           

 

Answers

1. Giovanni XII  2. Giovanni Crescenzio  3. Ottone III  4. Tuscolo  5. Pierleoni  6. Gregorio  7. Urbano II  8. Worms  9. patrizio  10. Clemente III  11. Benedetto Carushomo  12. feudale  13. rioni

Part III: Art Fill-Ins (7 pts.)

  • 14 fill-ins on the art presentations
Just as for the historical fill-ins we can divide up the work by period and come up with possible questions.

L’Arte dei Primi Anni del Medioevo

(1) La sola forma della pittura che rimane è __________. 

(2) Il mosaico nella Chiesa di Sant’Agnese ha un mosaico dal sesto secolo con molti influssi __________.

(3) Questo periodo dura dalla caduta dell’impero romano a quasi __________.

(4) La sorella di Santa Prassede è __________.

Answers

(1) l’affresco (2) bizantini (3) il nono secolo (4) Pudenziana




L’arte paleocristiana
(just some of the more major points)

Circa i primi secoli del Cristianesimo.

La scultura
• Non esiste nei primi secoli di cristianesimo: i pagani adoravano statue, i cristiani non volevano essere come pagani.
• Rappresantazione di Dio.

Stilo
• L’arte paleocristiana servì ad insegnare il popolo cristiano.
• Una basilica cristiana è formata usualmente come una croce latina.
• San Paolo fuori le mura è un buon esempio di una basilica.

Mosaici
• Esiste nei IV, V, VI secoli.
• Affreschi cambiati in mosaici 
• I mosaici era più simbolico
• I mosaici consiston di piccolo pezzi di marmo e vetro.



L’arte romanica

Architecture
(I wasn’t in the class the week the architettura romanica was discussed so I don’t have much)
• Caratteristche – arci, volte di pietra
• End to end

Scultura
• Non buona conoscenza d’anatomia, espressive
• Decorazione soltanto dell’architettura, non era forma d’arte
• Timpano – semicerchio sopra una porta
• Wiligelmo
o 4 scene, tre parti
o L’arcata
o Palcoscenico
o Lamandorla, come un’aureola per il corpo
• Antelami
o Giudizio finale
o Bilancio nelle pitture
• Due temi della scultura romanica sono l’ultimo giudizio e cristo in trono.

La Pittura

• 2D, non c’è grande senso di profondità
• Pezzi di colore piano

(I forgot what most of my notes mean so just glance over your own to get a sense of arte romanica.)

Part IV: Matching (10 pts.)

  • matching the author with the title of his work

Guido D'Arezzo  
  • De artificio novi cantus (La tecnica del nuovo canto)
  • De divisione monochordi secundum Boetium

San Francesco di Assisi  
  • Inno delle creature/Laude delle Creature a Dio

Jacopone da Todi  
  • Stabat Mater
  • Il Pianto della Madonna

Federico II  
  • Costituzioni di Melfi
  • Trattato del falcone
  • Questioni siciliane

Marco Polo  
  • Milione

Guido Cavalcanti  
  • Donna mi prega, perch'io voglio dire
  • Perch'i' non spero di tornar giammai
  • Era in pensar d'amar quand'i'trovai
  • In un boschetto trovai pasturella
Dante Alighieri
  • La (Divina) Commedia
  • La Vita Nuova
  • Il Convivio
  • De Vulgari Eloquentia (Della Lingua Volgare)
  • De Monarchia (Dell'Impero Universale)

Part V: Identifications (10 pts.)

  • identify the author, given 4 or 5 lines
We can split this up too.

San Francesco di Assisi
  • "Altissimo omnipotente bon Signore, / tue son le laudi, la gloria..."
  • "Laudato sii, mio Signore, con tutte le tue creature."
Jacapone da Todi
  • Donna del paradiso, / il tuo figlio è priso, / Gesù Cristo beato.
  • Crucifige! Crucifige!
  • Come esser porrìa / chè non fe’ mai follia / Cristo, la speme mia, / omo l’avesse pigliato?
  • Prego che m'intendiate...
  • O figlio, occhi giocondi, / figlio, che non rispondi?
  • Mamma, dove sei venuta?
  • Giovanni, esta mia mate...

Marco Polo

Guido Cavalcanti

  • Donna mi prega, perch'io voglio dire
  • Perch'i' non spero di tornar giammai
  • Era in pensar d'amar quand'i'trovai
  • In un boschetto trovai pasturella

  • Dante Alighieri
    • Tanto gentile e tanto onesta pare / la donna mia quand’ella altrui saluta
    • Lo mio imaginar fallace / mi condusse a veder madonna morta;
    • ... cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui qui est per omina secula benedictus.
    • Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi retrovai per una selva oscura
    • “O animal grazïoso e benigno / che visitando via per l’àere perso / noi che tingemmo il mondo di sanguigno
    • io venni men, così com’io mirisse; / e caddi come corpo morto cade
    • Lo maggior corno della fiamma antica / comminciò a crollarsi mormorando
    • Considerate la vostra semenza: / fatti non foste a viver come bruti
    • quando n’apparve una montagna, bruna / per la distanza, e parvemi alta tanto / quanto veduta non avea alcuna

    Part VI: Art Essay (25 pts.)

    • Romanesque Art
    You can use the essay we already did on Romanesque Art or the Wikipedia page, reproduced below for your convenience.

    Arte romanica

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Il romanico è quella fase dell'arte medievale europea sviluppatasi a partire dalla fine del X secolo fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè fin verso la metà del XII secolo in Francia e nel primo decennio successivo negli altri paesi europei (ItaliaInghilterraGermaniaSpagna). Il termine art roman venne impiegato per la prima volta dall'archeologo francese Charles de Gerville in una missiva del 1818 al collega ed amico Arcisse de Caumont, con l'intento di contrapporre l'architettura romanza dei secoli X-XII a quella gotica, allora definita germanica. Con il termine si voleva evidenziare il contemporaneo sviluppo delle lingue romanze e richiamare un collegamento con la monumentalità dell'architettura romana antica.

    Indice

     [nascondi]

    Contesto storico 


    Dall'XI secolo alla prima metà del XII secolo l'Europa visse un periodo di grande modernizzazione: con l'affinamento delle tecniche agricole (l'invenzione del giogo, dell'aratro con parti metalliche, dellatriennale, l'uso dei mulini ad acqua ed a vento, ecc.) permise di aumentare la produzione di generi alimentari, sollevando la popolazione dall'endemica scarsità di cibo e permettendo un incremento demografico; ripresero i commerci e si svilupparono i villaggi e le città quali sedi di mercati; crebbero le zone urbane e gradualmente fu possibile l'affermazione di un nuovo ceto sociale, quello "borghese" dedito alle attività manifatturiere e commerciali, intermedio tra la massa dei contadini e gli aristocratici o gli ecclesiastici.

    Si assistette anche ad una ripresa dell'attività edilizia, della domanda di cultura e di investimenti artistici, soprattutto in zone più avanzate quali la pianura Padana, la Toscana e i Paesi Bassi. Il declino dell'autorità imperiale, ormai viva solo in Germania, veniva eclissato gradualmente dalfeudalesimo, soprattutto in Francia, e dallo sviluppo delle autonomia cittadine, soprattutto in Italia. In queste zone non è più l'Imperatore o il vescovo a commissionare nuove opere edilizie, ma i signori locali, tramite cospicue donazioni che avevano una funzione di prestigio ma anche "espiatoria" del senso di colpa che veniva riscattato tramite "omaggi" in denaro o in opere d'arte verso istituzioni religiose a testimonianza della propria devozione e pentimento religioso.

    Grande importanza rivestirono alcune abbazie come quella di Cluny, che fece da esempio anche per altre, quale baluardo della Santa Sede che non accettava nessuna ingerenza da parte dei feudatari locali. Dalla diatriba tra i poteri si arrivò infatti alla lotta per le investiture e al concordato di Worms (1122). Dopo la riforma e la liberazione dalle ingerenze locali i grandi monasteri trovarono una rinnovata spinta a manifestare il proprio prestigio tramite la glorificazione dell'Onnipotente in grandi edifici religiosi ed opere d'arte sacra. A Cluny per esempio nel giro di meno di un secolo si arrivò a costruire tre chiese abbaziali, una più magnifica dell'altra (la terza e ultima venne iniziata nel 1088 e consacrata nel 1130).

    Origini e sviluppo 

    Il romanico rinnovò principalmente l'architettura e la scultura monumentale, quest'ultima applicata all'architettura stessa (come decorazione di portalicapitellilunettechiostri...). Il nuovo stile in realtà non nacque in Francia come molti pensano, ma sorse contemporaneamente in quasi tutta l'Europa, con caratteristiche comuni, che fanno dire che si tratta della medesima arte, pur con alcune differenze specifiche per ogni regione/nazione. In particolare, secondo lo studioso francese Henri Focillon, si tratta di uno sviluppo dell'arte bizantina ravennate, come dimostrerebbero le più antiche pievi della campagna fra Ravenna e Forlì, nelle quali già si ritrovano, in pieno Alto Medio Evo, tutti gli elementi che saranno tipici del Romanico posteriore. Le differenze regionali sono una conseguenza della necessità di adattamento locale, mentre le linee di fondo possono essere ricondotte all'omogeneità culturale dell'Europa, alla veloce diffusione delle idee tramite la maggiore mobilità di merci e persone, siano essi mercanti, eserciti in marcia o pellegrini, senza dimenticare l'elemento unificatore della religione cristiana.

    In base, dunque, agli studi del Focillon, il romanico precedette ed influenzò la nascita dell'arte ottoniana, che già possedeva, soprattutto in architettura, alcuni elementi comuni, come la spessa muratura, il trattamento delle pareti come materia plastica sulle quali creare particolari effetti, la schematizzazione in campate tramite l'alternanza tra colonne e pilastri. In ogni caso, lo stile romanico successivo al Mille risentì, a sua volta, dell'arte ottoniana stessa.

    Ci fu uno studio e una riscoperta delle tecniche costruttive su scala monumentale dell'architettura romana (un altro collegamento evocato dal nome "romanico"), che permise un recupero sostanziale di modelli antichi, a differenza dei precedenti recuperi "aulici" delle scuole di corte fiorite nelle epoche precedenti. In architettura vennero ripresi dall'arte antica il senso della monumentalità e della spazialità, ed usati estensivamente alcuni elementi particolari come l'arco a tutto sesto, il pilastro, la colonna e la volta.

    Arte e pellegrinaggi 

    Un fenomeno di grande rilievo a partire dall'XI secolo è la pratica dei pellegrinaggi che riprese con vasta portata e su un ampio spettro di strati sociali, dai più umili ai più potenti. Tra i fattori che permisero i pellegrinaggi di massa vi furono la maggiore sicurezza delle strade e lo sviluppo dei centri urbani. Le mete principali di questi viaggi, dalla valenza altamente simbolica di purificazione, di rigenerazione e di esperienza fondamentale, erano tre: la Terra SantaRoma e Santiago de Compostela, in Galizia. Sulle vie principali di questi pellegrinaggi sorgevano una serie di santuari intermedi, di chiese, di monasteri e di altri centri di richiamo religioso, attraverso i quali si canonizzarono le tappe di vari tragitti principali, che poi confluivano verso la destinazione finale.

    1. In Terrasanta si trovava il sepolcro di Cristo e i luoghi descritti dai vangeli, dove proprio in quegli anni era stata effettuata una riconquista tramite la cosiddetta prima crociata. Uno dei modi principali per raggiungere la Palestina era via mare, imbarcandosi a Venezia o nei porti della Puglia.
    2. Roma si visitavano le tombe degli apostoli Pietro e Paolo e la sede del papato. Per raggiungerla esisteva la via Romea (o Francesca o, solo più tardi, Francigena), che passava da valichi alpini ed appenninici costellati da piccoli centri che videro una notevole fioritura artistica proprio in quegli anni.
    3. Santiago di Compostela, forse la meta più visitata, si raggiungeva la tomba dell'apostolo Giacomo tramite il Cammino di Santiago, che convogliava tramite quattro tragitti principali, confluenti a Puenta la Reina in Spagna, pellegrini dalla Francia, dalla Gran Bretagna, dalle Fiandre, dalla Germania e dall'Italia.

    Grande fioritura ebbero i centri toccati dall'affluenza dei pellegrini, sia in termini economici che artistici, tanto che non mancarono alcuni casi, diremmo oggi, di "concorrenza" tra vie alternative: fu anche il periodo del commercio delle reliquie, sia come oggetti devozionali, che come richiamo per i pellegrini.

    I pellegrinaggi ebbero immediate conseguenze anche in campo artistico. Innanzitutto favorì i contatti e gli scambi tra centri anche molto distanti, spiegando in un certo senso la diffusione "a macchia" delle novità stilistiche e tecnologiche. Inoltre si resero necessari alcuni adattamenti alle chiese visitate da grandi masse di persone, imponendo particolari accorgimenti in pianta, come la maggiore ampiezza, l'allargamento dei deambulatori, dove si vennero ad aprire cappelle radiali contenenti reliquie e altari secondari per i culto, l'ampliamento del transetto e delle tribune sulle navate laterali, la creazioni di portali di accesso laterali e nel transetto, per il deflusso delle folle. Una prima applicazione di tale impianto viene fatta probabilmente a Sainte Foy (a sei campate nella navata) di Conques, ripreso e ingrandito a Saint-Sernin a Tolosa e a Compostela (a ben undici campate), poi a Saint-Martin di Tours (distrutta durante la rivoluzione) e Saint-Martial a Limoges (distrutta).

    Architettura romanica 

    Per approfondire, vedi la voce Architettura romanica.

    Innescati più circoli virtuosi nella società dell'epoca romanica, ripercossero anche sulla produzione architettonica, con murature più regolari, pietre dalla forma perfettamente squadrata, uso della copertura a volte anche su grandi spazi.

    Elementi dell'architettura romanica si erano affermati in Germania già all'epoca degli imperatori ottoniani, raggiungendo la Francia(soprattutto Borgogna e Normandia) e l'Italia settentrionale e centrale.

    Generalmente l'epoca romanica viene suddivisa in tre periodi: un primo romanico (intorno al 1000); una fase di maturazione (ca 1080-1150) che vede perfettamente sviluppato il repertorio formale dello stile; infine una terza fase (1150-1250), limitata all'ambito germanico e parallela al neonato Gotico francese. I principali edifici pervenutici dell'epoca romanica sono sicuramente chiese ed altri edifici religiosi, essendo quasi del tutto perduti o profondamente stravolti in epoche successive gli esempi di edilizia civile monumentale, quali rocche ecastelli.

    Caratteristiche strutturali [modifica]

    Nel XIX secolo la scuola positivista volle riconoscere come elemento qualificante dell'architettura romanica l'uso delle coperture a volta, in particolare delle volte a crociera, una semplificazione forse un po' forzata dal voler vedere un'evoluzione lineare tra arte alto medievale e arte gotica, che non corrisponde pienamente alla realtà. Se da un lato infatti edifici chiave dell'architettura romanica quali il Duomo di Modena o San Miniato al Monte di Firenze o la chiesa Abbaziale di Saint-Etienne a Caen furono inizialmente coperti con capriate, solo in seguito sostitute da volte, dall'altro lato l'uso delle volte a crociera, sebbene su zone più piccole, era già presente fin dall'inizio dell'XI secolo in area germanica e lombarda, come nella chiesa di Santa Maria Maggiore a Lomello. Anche la caratteristica dell'uso di arcate cieche sulle pareti esterne è un motivo tipico sì del romanico, ma in uso senza soluzione di continuità in certe zone europee sin dall'epoca paleocristiana.

    Piuttosto appare più efficace una classificazione meno rigida, che guardi alla configurazione nello spazio ed alla modellazione delle masse murarie. Gli edifici in quest'epoca iniziarono a presentare un'articolazione sempre più ricca e complessa, opposta alla semplice linearità delle basiliche paleocristiane. Con elementi sporgenti ed elementi affossati si creava un gioco ritmato di luci ed ombre, di sequenze cadenzate, che non può essere appreso con un singolo sguardo, ma si rivela in molte più fasi, con una frammentazione dell'unità dell'edificio in innumerevoli sotto-elementi relativamente autonomi.

    L'impianto planimetrico più frequente delle chiese romaniche era la croce latina; la navata veniva scandita in campate ritmiche: alla campata quadrata della navata centrale in genere corrispondevano nelle navate laterali due campate pur esse quadrate ma di lato dimezzato. L'estremità terminale venne configurandosi in modo sempre più ricco, grazie all'utilizzo del coro spesso con deambulatorio e dotato di una cerchia di cappelle a raggiera. Il presbiterio viene spesso sopraelevato rispetto alla navata, soprattutto se la chiesa era dotata di cripta, e talvolta coronato da una cupola impostata all'incrocio delle navate con il transetto.

    Una tipologia meno frequente è quella a pianta circolare, come nella Rotonda di San Tomè in provincia di Bergamo.

    La cripta originariamente era limitata alla zona sottostante il coro, poi venne estesa come cripta a sala, quasi a creare una seconda chiesa inferiore. Nelle coperture delle cripte si trovano i primi tentativi di volte a crociera, che intorno all'XI secolo vennero impiegati anche nelle navate laterali. A partire dal 1080 fanno la loro comparsa nuovi tipi di copertura: volta a botte in Spagna e in Francia spesso a sesto acuto (BorgognaPoitou); cupole (Aquitania), volta a costoloni in Lombardia e a Durhamvolta reticolare in Germania.

    L'interno, caratterizzato in genere dall'impiego alternato di colonne e pilastri con pareti rigorosamente articolate da semicolonne, lesene, cornici, loggette e fregi ad arco. Talvolta, soprattutto in Francia, l'incrocio tra le navate e il transetto è sottolineato da una possente torre, mentre in area germanica continuò l'uso del Westwerk, con le doppie torri scalari poste in facciata, che vennero in seguito copiate, anche se con funzioni diverse, in varie regioni d'Europa.

    Per quanto riguarda le aperture e la luce, in un primo momento le chiese romaniche erano senz'altro più buie di quelle paleocristiane, per la minore presenza di finestre e la loro dimensione più piccola, retaggio dell'architettura alto medievale, che non era in grado di costruire vetrate di grandi dimensioni.

    A volte le pareti esterne erano scandite da arcate cieche; mentre come entrata si utilizzavano portali a strombo, arricchiti con figurazione scultoree ricavate nello strombo stesso.

    Scultura romanica 

    Per approfondire, vedi la voce scultura romanica.

    La scultura romanica nacque in stretto rapporto con l'architettura, decorando capitelli, architravi e archivolti di finestre e portali.

    Ci fu una ripresa in più centri della scultura su scala monumentale (a Tolosa, a Moissac, a Modena, in Borgogna e nella Spagna settentrionale) a partire dall'XI secolo. Grazie a svariate influenze gli scultori crearono un repertorio del tutto nuovo, interpretando liberamente secondo sotto-scuole regionali. Si ebbero raffigurazioni del mondo animale e vegetale, oppure figurazioni e narrazione legata ai testi sacri.

    In particolare cambiò anche il pubblico che fruiva delle rappresentazioni, non essendo più una ristretta èlite ecclesiastica o imperiale, ma un ben più ampio bacino di persone di strati sociali e culturali diversi.

    I principali scultori in Italia furono Wiligelmo, attivo sicuramente al ModenaNonantola e forse Cremona (e alcuni membri della sua bottega anche a Piacenza), Nicholaus (Sacra di San MicheleSant'Eufemia a PiacenzaCattedrale di PiacenzaFerraraVerona, forse anche a Parma) e, allo scadere del secolo XII, Benedetto Antelami, che si firmò esplicitamente nella lastra della Deposizione del 1178, già parte di un pulpito, ora murata nella Cattedrale di Parma, più cripticamente nel Battistero, sempre a Parma, iniziato nel 1196. Numerose sono le opere riconducibili al allievi dell'Antelami, come i Mesi del Maestro dei Mesi, già su un portale distrutto della Cattedrale di Ferrara.

    Pittura romanica [modifica]

    Con il termine pittura romanica si suole definire tutte quelle forme artistiche manifestatesi nell'Europa occidentale e centrale all'incirca tra la metà dell'XI secolo e la metà del XII secolo, con sensibili variazioni da una regione all'altra.

    Otto Demus, non potendo avvalersi di raffronti stilistici validi per tutta Europa, scelse, per determinare l'inizio della pittura romanica, una serie di date comprese entro il terzo quarto dell'XI secolo e legate ad avvenimenti epocali per la storia continentale: il cosiddetto Scisma d'Oriente, la conquista normanna dell'Inghilterra e della Sicilia, la Reconquista spagnola, il momento culminante della lotta per le investiture e la chiamata di artisti bizantini all'abbazia di Montecassino ed a Venezia.

    Tuttavia, se possiamo considerare già romanica la produzione pittorica dell'ultimo terzo del XI secolo, solamente nel corso del XII secolo, superata la fase iniziale dello sperimentalismo, nascerà uno stile maggiormente unitario ed omogeneo, che assomma elementi diversi: da quelli delle varie tradizioni locali a quelli bizantini (per esempio in area veneta[1]).

    Con la fine del XI secolo e l'inizio del secolo successivo, il nuovo linguaggio unitario subì un inarrestabile processo di disgregazione e svuotamento; con momenti e aspetti particolari nei diversi paesi, che vanno dal manierismo (il cosiddettoZackenstil in Germania e Austria, prolungatosi fino alla fine del Duecento), ad un nuovo classicismo (il cosiddetto «stile 1200»), fino all'accentuazione del mai perduto influsso bizantino.

    In Umbria gli affreschi della chiesa di San Pietro in Valle a Ferentillo con Storie dell'Antico Testamento (fine dell'XII secolo), mostrano un plasticismo ed una espressività di influenza classicheggiante che non hanno riscontro nella coeva pittura su tavola, rappresentata dalle croci lignee sagomate, di severa ieraticità con la raffigurazione del Christus triunphans, prima della svolta iconografica di fine del XII secolo dei drammatici Cristi morenti (Christus patiens).